L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. fu una delle catastrofi naturali più devastanti della storia. Distrusse le città romane di Pompei, Ercolano, Stabia e Oplonti, seppellendole sotto uno strato di cenere vulcanica e lapilli.
Cause e Svolgimento:
L'eruzione fu causata da un'accumulo di pressione nel vulcano Vesuvio. Dopo un periodo di quiescenza di molti secoli, il vulcano si risvegliò con una violenta esplosione pliniana. L'eruzione ebbe diverse fasi:
Conseguenze:
Risvolti Storici e Archeologici:
L'eruzione ha paradossalmente conservato le città sotto uno strato di cenere, offrendo agli archeologi una finestra unica sulla vita romana del I secolo d.C. Gli scavi archeologici, iniziati nel XVIII secolo, hanno portato alla luce edifici, affreschi, oggetti di uso quotidiano e perfino i calchi in gesso dei corpi delle vittime, fornendo preziose informazioni sulla società, l'arte e la tecnologia dell'epoca. Archeologia
Documentazione:
La più importante testimonianza oculare dell'eruzione è la lettera di Plinio il Giovane a Tacito, in cui descrive in dettaglio gli eventi che ha vissuto da Miseno, distante dal Vesuvio, e fornisce una descrizione accurata del fenomeno eruttivo. Plinio%20il%20Giovane
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